lunedì 26 marzo 2012

PD E NO TAV A ROVERETO



Le dichiarazioni programmatiche circa la mobilità e la viabilità in Trentino dal punto di vista del Partito Democratico sembrano essere davvero radicali e coraggiose. L'assessore Marcello Benedetti ha esposto il lavoro frutto della discussione della comunità di valle a proposito di viabilità e mobilità, esprimendo con fermezza che: "La Vallagarina deve saper decidere del proprio futuro" e che "nuove strade devono essere costruite solo quando le soluzioni di mobilità alternativa avranno dimostrato di non saper risolvere le problematiche di fondo" perchè "l'ambiente naturale è un patrimonio che va conservato evitando il consumo di territorio e la cementificazione". L'assessore ai trasporti Alberto Pacher ha continuato sottolineando la grande crisi economica e il fatto che la ratio che è bene seguire ora: "... è quella di avere idea del contesto complessivo, del ritmo paesaggistico Trentino, caratterizzato dall'alternanza  piccoli centri urbani e aree agricole, valore prezioso che traccia l'identità del territorio ..." e che secondo l'assessore, rischia di essere stravolto dalla costruzione di nuove strade e trasformato in una sorta di grande periferia, cosa che peggiorerebbe la qualità della vita di tutti gli abitanti. Ha inoltre sottolineato come la costruzione di nuove infrastruttre causi "...motu-proprio l'insorgere di altre strutture non preventivate inizialmente..." che spesso "...creano problemi a chi viene dopo...". Il sindaco di Rovereto, Miorandi, ha aggiunto che al centro della mobilità ci sono "le persone e le merci" e si è preso l'ennesimo impegno (dopo non aver mantenuto i precedenti) sulla questione TAV: una doppia azione, uno studio condotto in collaborazione con l'Okoinstitute di Bolzano sull'effettivo grado di saturazione dell'attuale ferrovia del Brennero, e di riaprire il dibatto sull'utilità dell'opera, perchè bisogna "ricercare i tempi della partecipazione, o si arriva troppo tardi o è troppo presto per parlarne...". Fuori dalla sala volantini striscioni e bandiere NO TAV. Dentro la sala, al risicato tempo dato per il dibattito (mezz'ora su tre ore di convegno) come Comitato Roveretano No Tav siamo intervenuti semplicemente dicendo che, se le parole hanno un valore, dopo le dichiarazioni odierne ci aspettiamo che il PD locale si schieri contro l'Alta capacità/Alta velocità ferroviaria in Trentino. Se invece questo incontro era mera propaganda, il PD continuerà ad essere il maggior partito sostenitore dell'alta velocità ferroviaria in Trentino, e responsabile, a livello nazionale delle violenze subite dalla popolazione valsusina.  Applausi del pubblico, repliche dei relatori accalorate e confuse... vedremo nei fatti la posizione del partito dei "buchi alternativi". 

Comitato Roveretano NO TAV