giovedì 5 aprile 2012

BASTA ANIMALI NEI CIRCHI!





Dal 5 al 16 aprile a Rovereto, in via Unione, sarà presente il “Circo Bellucci più Mario Orfei”, che vanta di possedere più di 100 specie animali da far esibire durante gli spettacoli.

Gli animali dei circhi sono animali in cattività. Vengono costretti all'isolamento e alla reclusione in gabbie, dove soffrono a causa di spazi inadeguati o convivenze forzate con altri animali. Il disagio prodotto dalla cattività si riscontra in comportamenti anormali e disturbati da parte degli animali.

Ciò in cui consiste l'addestramento è uno stravolgimento del loro istinto per cui si deve ricorrere NECESSARIAMENTE ALLA VIOLENZA.

Botte, fruste, piastre, pungoli elettrici, spilloni [...] sono una costante nelle giornate degli animali del circo. Il controllo degli animali avviene attraverso la privazione, affamandoli nel caso in cui la loro esibizione non sia eseguita correttamente, e la paura, intimidendoli con grida e percosse.

CARI GENITORI, non portate i vostri bambini nei circhi che sfruttano gli animali; farlo, significa renderli partecipi di tali angherie ed abituarli fin da giovanissimi a considerare normale vedere gli animali in gabbia schiavizzati e ridicolizzati dagli uomini.

In 16 paesi europei stanno vietando al loro interno l'esibizione di quei circhi che guadagnano sullo sfruttamento degli animali. Sarebbe dunque tempo, se non una questione di civiltà, che anche a Rovereto bloccassimo tali circhi.

Dobbiamo dire SI' ai festosi spettacoli di quei circhi che non basano il loro successo sullo sfruttamento degli animali e DIRE NO a quelli che invece guadagnano dalla loro SOFFERENZA.

Alcuni circhi hanno infatti scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani "Flyng Fruit", i canadesi "Cirque du soleil", i francesi "Les Colporteurs", gli americani "Minimus", "Nuage", "Hiccup" e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Questa è la direzione da seguire, l'unica civile.

Non possiamo rimanere muti davanti alla possibilità che l'industria dello sfruttamento, che prevede terrore, fame, sbarre e catene per gli animali, possa trarre profitto attraverso uno spazio concessole nella nostra città!